Smart Building, Innovazione e Edilizia 4.0 a BeFactory
Giovedì 7 ottobre la nuova sede di BeFactory, presso Progetto Manifattura a Rovereto, ha ospitato in presenza un duplice evento capace di attirare centinaia di professionisti, imprenditori, imprese e committenze provenienti da tutta Italia.
Insieme alla Convention ARCA, che ha festeggiato i 10 anni di attività premiando i migliori progetti di costruzioni in legno, si è tenuto anche un workshop su Smart Building, innovazione ed opportunità offerte dal territorio trentino.
Il workshop, organizzato da Trentino Sviluppo con la collaborazione di Smart Building Italia, ha visto il coinvolgimento di importanti player della filiera. Già dai consueti saluti istituzionali è emerso con vigore il concetto di condivisione e collaborazione, ovvero la consapevolezza che per fare innovazione è necessario costruire un network capace di integrare e sviluppare l’intera filiera. A fare gli onori di casa Sergio Anzelini (Trentino Sviluppo), mentre Alfredo Maglione (Confindustria Trento), Aldo Montibeller (Associazione Artigiani Trentino), Andrea Basso (ANCE Trento) e Marco Giglioli ( Habitech – Distretto Energia e Ambiente ) hanno evidenziato sia l’evoluzione del mercato che la necessità di agire per mantenere alti i livelli di qualità e competitività.
Il primo focus della mattinata ha visto il coinvolgimento di Eleonora Faina ( Anitec-Assinform ) e di Luca Baldin (Smart Building Italia), che hanno presentato il trend di mercato del digitale nel biennio 2020-2021 e lo sviluppo degli ambiti Smart Home e Smart Building. A seguire, una tavola rotonda di discussione dei dati emersi alla quale hanno partecipato Gian Carlo Corvi (ANIE CSI) e Luca Mion (HIT – HUB Innovazione Trentino).
A conclusione della mattinata, gli esempi virtuosi del network trentino. Andrea Fronk ha presentato il Polo Edilizia 4.0, soffermandosi sulla mission del Polo e riportando le tante iniziative avviate insieme ai Soci; Luca Mion ha dato invece evidenza dei servizi e degli esempi pratici che porta in dote HIT. L’evento intero è stato moderato da Luca Baldin.
L’evento è stata un’ottima occasione per avviare opportunità di networking e cross-contamination, trovando un significativo consenso dalla platea.
Un doveroso ringraziamento agli organizzatori dell’evento, che hanno garantito la perfetta riuscita della giornata nonostante le limitazioni ancora vigenti legate alla pandemia.
Mercoledì 13 ottobre dalle 17.00 alle 18.00 il Polo Edilizia 4.0 presenterà al pubblico il progetto “Acceleratore Green”, con un webinar online gratuito al quale potranno assistere e porre domande tutti gli interessati.
Programma:
Saluti istituzionali ed avvio lavori – Andrea Basso, Presidente del Polo Edilizia 4.0 (10 min)
Il Progetto Acceleratore Green – Alfredo Maglione, Consiglio Direttivo del Polo Edilizia 4.0 (30 min)
Q&A (20 min)
Moderatore: Andrea Fronk, coordinamento Polo Edilizia 4.0
Qui le informazioni per partecipare all’evento CLICCA QUI.
Il Polo Edilizia 4.0 partecipa al workshop sull’Innovazione Green in Trentino
Il 7 ottobre 2021 dalle 9.00 alle 13.00 si terrà a Rovereto, nei nuovi spazi produttivi di Be Factory, il workshop “Progetto Manifattura e Be Factory: il polo trentino dell’innovazione green”.
Promosso da Trentino Sviluppo con la collaborazione di Smart Building Italia, l’evento avrà l’obbiettivo di presentare questa nuova realizzazione, inaugurata l’anno scorso, e di illustrare le grandi opportunità offerte dal Sistema Trentino in termini di servizi e benefit per le aziende che decideranno di farne parte.
Il workshop si svolgerà in concomitanza alla Convention ARCA, giornata annuale in cui il Network ha la possibilità d’incontrarsi e confrontarsi sulle novità legate al settore legno. Durante il pomeriggio sarà quindi possibile partecipare a specifici seminari sui metodi costruttivi in legno e sarà inoltre possibile fare attività di networking con le aziende del Network ARCA.
Tra i progetti che sta portando avanti il Polo Edilizia 4.0, insieme a CNR-IBE, trova spazio un’iniziativa che riguarda la mappatura dei Laboratori presenti sul territorio provinciale.
Il progetto prevede la creazione di un database di competenze consultabile dal portale Polo Edilizia 4.0 da condividere con l’intera filiera trentina, in modo da agevolare la ricerca di professionalità spesso richieste ad esempio durante l’iter progettuale, nell’ambito della certificazione di prodotto e/o in progetti di ricerca e sviluppo di prodotti per l’edilizia.
Chiediamo pertanto di indicare le strutture di prova di cui siete a conoscenza, e soprattutto i laboratori a cui avete avuto modo di rivolgervi, tramite compilazione di questo breve form: Polo Edilizia 4.0 | Segnalazione Laboratori.
Venerdì 17 settembre si è svolto un workshop operativo per lanciare il progetto “Acceleratore Green”, un’iniziativa del Polo che mira a far crescere il mondo dell’innovazione negli ambiti dell’Edilizia 4.0, degli Smart Building, del Green Building e dell’Economia Circolare.
L’evento, tenutosi in presenza presso l’Associazione degli Artigiani a Trento, ha visto la partecipazione delle principali istituzioni trentine, rappresentate dal Consiglio Direttivo e dal Comitato Scientifico, insieme ad alcune realtà imprenditoriali interessate all’iniziativa. Il programma della giornata ha visto anche il coinvolgimento di 4 iniziative di spicco presenti sia sul territorio che al di fuori della Provincia: le startup WiMonitor, Synapsees e Mach 3D, insieme al progetto di ricerca sulla stampa 3D di materiali inorganici condotto dal Dipartimento di Ingegneria Industriale presso l’Università di Trento. A seguire, la presentazione del progetto dell’Acceleratore Green è stata tenuta da Alfredo Maglione; in chiusura, un proficuo scambio di idee e proposte aggiuntive che ha coinvolto l’intera platea dei partecipanti.
Per manifestazioni di interesse è possibile scrivere direttamente all’indirizzo info@localhost
Spingere il Trentino verso una vera “Edilizia 4.0” avviando nuovi progetti che coinvolgano tutta la filiera dell’edilizia Trentina.
Spingere il Trentino verso una vera “Edilizia 4.0” avviando nuovi progetti che coinvolgano tutta la filiera dell’edilizia Trentina; creare un “Acceleratore Green” presso il Progetto Manifattura perché sia propulsore di innovazione intelligente per il settore delle costruzioni; concludere i progetti già avviati e lanciarne di nuovi, “innovativi e di sistema”: sono queste le nuove traiettorie di sviluppo lungo le quali intende muoversi l’azione del Polo Edilizia 4.0 nel 2021.
Gli obiettivi sono contenuti nel Manifesto approvato dai Soci riuniti in Assemblea oggi, 30 aprile, presso la sede della Federazione della Cooperazione Trentina: Associazione Artigiani Trento, IBE – CNR – Istituto per la Bioeconomia Consiglio Nazionale delle Ricerche, Collegio dei Geometri della Provincia di Trento, Green Building Council Italia, Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Trento, Confindustria Trento, Habitech – Distretto Tecnologico Trentino, Federazione della Cooperative Trento, ATE– ANCE Trento, Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trento, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento.
A enunciare la politica di visione del Polo, il numero uno dell’Associazione Andrea Basso: “Ci assumiamo la responsabilità di definire un progetto del Trentino al 2040 – spiega – tramite l’individuazione di una formula concreta e originale capace di produrre effetti significativi nella nostra realtà territoriale, che deve trovare una identità e una leadership chiara per il futuro: la sostenibilità da sola non può bastare”. Basso parla di una politica di visione fatta di iniziative reali: un Assessment 4.0 degli attori del mercato che possa offrire una fotografia dello stato dell’arte dei player del settore; la compilazione di un Manuale del “costruire bene” che possa divenire per la Provincia autonoma di Trento un punto di riferimento per l’attivazione di incentivi e bonus, o negli appalti; la creazione di un centro di eccellenza e di avanguardia in cui si sviluppano competenze, si offrono servizi, si fa innovazione; l’individuazione di una figura manageriale che possa operare in sinergia con gli organi dell’Associazione.
Sul piano della concretezza si è mossa – con il coordinamento di Habitech e del suo direttore Francesco Gasperi – del resto fino a qui l’Associazione, che nel Manifesto ha voluto anche dare conto dello stato di avanzamento dei progetti avviati nei primi mesi di attività: dal progetto di ricerca Dhomo sul tema del comfort abitativo all’accordo con ITAS e CAF Acli per la gestione degli interventi sul Superbonus 110%, dai piani di mappatura dei laboratori e del patrimonio edilizio ai costituendi gruppi di lavoro a supporto di un accordo di sistema orientato alla crescita economica e alla coesione della comunità trentina, fino al progetto ambizioso di un piano di recupero e valorizzazione del patrimonio immobiliare di seconde case nelle località turistiche del Trentino.
All’appuntamento hanno preso parte i vertici dei Soci: Marco Segatta, Presidente dell’Associazione Artigiani Trento; Giorgio Matteucci, IBE – CNR – Istituto per la Bioeconomia Consiglio Nazionale delle Ricerche; Stefano Cova, Collegio dei Geometri della Provincia di Trento; Marco Mari, presidente del Green Building Council Italia; Gabriele Cassietti, presidente dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Trento; Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento; Marco Giglioli, Presidente di Habitech – Distretto Tecnologico Trentino; Roberto Simoni, Federazione Trentina della Cooperazione; lo stesso Basso per ATE– ANCE Trento (ne è il presidente); l’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trento; Francesco Misdaris, Vice Presidentedell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento.
Ospiti dell’Assemblea, hanno partecipato ai lavori anche Mario Tonina, Assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione, con funzioni di Vicepresidente, della Provincia autonoma di Trento; Monica Baggia, Assessora con delega in materia di pianificazione territoriale ed edilizia privata del Comune di Trento; Andrea Miniucchi, Assessore alla Qualità del vivere urbano del Comune di Rovereto.
SISTEMI COLLETTIVI DI AUTOCONSUMO DA FONTI RINNOVABILI
il Focus Group organizzato dal GSE in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento
Siamo lieti di segnalare il Focus Group organizzato dal GSE in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, sui “SISTEMI COLLETTIVI DI AUTOCONSUMO DA FONTI RINNOVABILI”. La giornata informativa si terrà il prossimo 30 aprile dalle ore 10.00 alle ore 12.00, in modalità webinar e si rivolgerà ad Enti Locali, Amministratori di condominio, Consorzi e Cooperative ONLUS, PMI, ESCO, Professionisti, Sviluppatori e Cittadini.
Per partecipare all’incontro, è necessario iscriversi al seguente link: ISCRIVITI QUI
i Soci del Polo Edilizia 4.0 si riuniranno in presenza il 26 febbraio per la prima Assemblea del 2021
Vi segnaliamo che i Soci del Polo Edilizia 4.0 si riuniranno in presenza il 26 febbraio a partire dalle 17.00 a Trento per la prima Assemblea del 2021. L’evento è riservato ai soci e aperto ai giornalisti che si accrediteranno rispondendo a questa email entro le 12.00 del 26 febbraio.All’ordine del giorno, tra le altre cose, l’approvazione del Manifesto 2021, all’interno del quale si offre anche un resoconto dei progetti in corso e si definisce la strategia di sviluppo del Polo.
Polo Edilizia 4.0, qualità dell’abitare e del vivere urbano
Nella lettera inviata a inizio anno agli investitori, Laurence D. Fink, chairman e chief executive officer della più grande società di investimento nel mondo, ha tracciato nuovi orizzonti per la finanza globale. “Il cambiamento climatico è divenuto per le società un fattore determinante da prendere in considerazione nell’elaborare le strategie di lungo periodo – esordisce il ceo di Blackrock. Lo scorso settembre, quando milioni di persone si sono riversate per le strade per richiedere un intervento in merito al cambiamento climatico, molte di loro hanno evidenziato l’impatto significativo e duraturo che questo fenomeno avrà sulla crescita e sulla prosperità economica, un rischio che i mercati fino a oggi sono stati più lenti a recepire. Ma la consapevolezza sta cambiando rapidamente e credo che siamo sull’orlo di una completa trasformazione della finanza”. I commentatori hanno intravisto in queste considerazioni un senso di responsabilità e un grado di consapevolezza superiori a quelli dei governi: “La finanza è più avanti della politica” ha suggerito il Sole 24 Ore dando notizia in anteprima dei contenuti della lettera. “O almeno – ha aggiunto – di certa politica negazionista”. Quello che è certo è che un’azione veramente efficace a favore del clima non potrà prescindere da un’alleanza tra pubblico e privato che veda ugualmente impegnati decisori politici, aziende e investitori. Anche in Trentino, l’economia reale ha dimostrato su questi fronti, negli ultimi anni, un buon grado di maturità. In un tempo relativamente precoce, un gruppo di aziende e professionisti lungimiranti ha posto in essere iniziative massive a favore della sostenibilità, ambientale e sociale, e ha voluto adottare strumenti per la rendicontazione di questi investimenti. Documenti che hanno la forma del bilancio – “sociale”, “di sostenibilità”, “di responsabilità” – attraverso i quali dare conto degli sforzi compiuti e misurare il valore di un’attività che se incide, come è logico, sulla reputazione, non si esaurisce certamente in un’operazione di puro marketing. Forse anche grazie all’esempio trainante di queste realtà illuminate, numerose altre imprese del territorio hanno inteso l’opportunità di orientare ai temi della responsabilità parte dei propri investimenti, o di inventariare le iniziative spontanee già in atto: buone pratiche a favore dei giovani, delle categorie più deboli, delle associazioni del territorio, dell’efficienza e del minore impatto ambientale e molto altro ancora. Nel settore edile, che uno studio dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ritiene responsabile del 40% della produzione di rifiuti speciali, un passo avanti in questa direzione viene dal lavoro del Polo Edilizia 4.0. Polo, perché è un territorio fisico e virtuale all’intersezione degli interessi e delle priorità di soggetti diversi, in rappresentanza di 10mila operatori del comparto: le categorie, con l’Associazione artigiani e piccole imprese della provincia di Trento, l’Associazione trentina dell’edilizia (Ance), Confindustria Trento, la Federazione trentina della cooperazione; gli ordini professionali, con il Collegio dei geometri, l’Ordine dei periti industriali, l’Ordine degli architetti e l’Ordine degli ingegneri; il Consiglio nazionale delle ricerche, il Green Building Council Italia, Habitech-Distretto tecnologico trentino.
NEL SETTORE EDILE, UN PASSO AVANTI VERSO LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE VIENE DAL LAVORO E DALL’IMPEGNO DEL POLO EDILIZIA 4.0
4.0 per dire che si tratta di un campo di lavoro nuovo, che si ispira al modello di evoluzione tecnologica introdotto nell’industria manifattura, anche grazie all’impulso dato nel 2016 dal piano nazionale dell’allora ministro Carlo Calenda. “Un luogo – spiega il presidente del Polo, Andrea Basso, imprenditore edile, vicepresidente dell’Associazione trentina dell’edilizia e vicepresidente del Collegio dei geometri di Trento – che in poco tempo ha saputo confi gurarsi quale punto di riferimento per lo sviluppo di competenze, dove offrire servizi e fare innovazione per e con le aziende. Il nostro obiettivo è promuovere la ricerca e lo sviluppo di processi innovativi e sostenibili per il settore dell’edilizia in relazione a tutte le fasi del ciclo di vita degli edifici e delle infrastrutture urbane: dalla progettazione alla costruzione, gestione e riuso, con priorità ai temi del comfort, della sicurezza, della digitalizzazione, dell’effi cienza nell’uso delle risorse e con uno specifi co focus sui temi della sostenibilità. Pensiamo, per fare qualche banale esempio, a cosa comporterebbe l’apporto della Iot, l’Internet delle cose, nella gestione di una gru, o l’impiego della sensoristica nella manutenzione”.
IL POLO PROMUOVE SCAMBI SCIENTIFICI CON ASSOCIAZIONI, ISTITUTI ED ENTI A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE
A supporto delle aziende e dei professionisti, il Polo mette a disposizione un’infrastruttura costituita da reti tecnologiche evolute, database e software specialistici come il Building Information Modeling, servizi di consulenza economica, fi nanziaria, legale, amministrativa, occasioni di formazione e spazi per riunioni ed eventi, oltre che per il coworking. Grazie alla sinergia con università e centri di ricerca, gli operatori potranno accedere ai laboratori per testare le prestazioni di materiali e sistemi, maturi e innovativi, e per svilupparne di nuovi. Il centro sarà dunque anche un acceleratore di innovazione e di start-up.
Il Polo intende infine promuovere dialoghi e scambi scientifici con altre associazioni, istituti, enti a livello regionale, nazionale e internazionale per favorire l’evoluzione del settore: “Un centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione in edilizia, per un radicale rinnovamento di un settore segnato più di altri dalla crisi che negli ultimi dieci anni ha fortemente ridimensionato imprese e addetti”. Il valore degli investimenti in costruzioni in provincia di Trento è sceso del 35,6% in pochi anni, passando dai 2.594 milioni di euro nel 2004 ai 1.671 del 2015 (Fonte: Cresme, prezzi costanti 2005). La percentuale di tempo improduttivo della manodopera nell’industria è inferiore al 15%, mentre è superiore al 60% nelle costruzioni edili. Le ragioni della nascita del Polo non risiedono tuttavia soltanto nella volontà di invertire questa rotta. “Certo – continua Basso – crediamo che il Polo possa offrire a un operatore tutto quanto gli occorre per avere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza di un mercato difficile e tuttora in crisi. Non va tuttavia trascurato il fatto che introdurre nuovi canoni in edilizia significa incidere profondamente sulla qualità della vita del singolo e della comunità. Da una parte si tratta di assicurare alle persone il diritto di abitare in condizioni di piena salubrità. Dall’altra, di favorire la sicurezza e il benessere del consorzio umano che risiede nella scena urbana”. Vengono alla mente i concetti di “bello e ben fatto” propri della narrazione del made in Italy: attribuiti fi no a oggi ai prodotti della manifattura italiana che uniscono bellezza e funzionalità, cultura e tecnologia, meritano a buon titolo di uscire dai con- fi ni del food&beverage e del fashion. “In questo senso – aggiunge Basso – il lavoro del Polo ha anche l’effetto di diffondere una nuova cultura dei materiali e delle tecnologie delle costruzioni. Viviamo in un’epoca in cui l’opinione pubblica ha sviluppato una sana curiosità verso i principi di un’alimentazione corretta: le persone si informano più di un tempo e sono disposte a spendere di più per ottenere più qualità. Non si può dire invece che questo processo sia giunto a maturazione nel nostro campo. C’è ancora chi parla di riqualificazione energetica e poi si accontenta di cambiare la caldaia o di mettere un cappotto. Mentre per un intervento strutturale bisogna provvedere a un risanamento statico, che è tutt’altra cosa”.
C’È BISOGNO DI POLITICHE ILLUMINATE, DI PROVVEDIMENTI PER LE AZIENDE VIRTUOSE, DI INCENTIVI PER CHI INVESTE AL MEGLIO
Concepito poco più di un anno fa presso il Progetto manifattura di Rovereto con la firma del protocollo di intesa tra le parti coinvolte, costituitosi in associazione lo scorso mese di ottobre, il Polo Edilizia 4.0 si è messo al lavoro con un primo intervento in Val di Non, che prevedeva il monitoraggio della costruzione di edifici civili sotto il profilo energetico, del comfort abitativo, in generale sul fronte dei requisiti propri dell’edilizia 4.0. Il progetto è stato presentato per la prima volta a fine gennaio al Klimahouse di Bolzano. “Nel corso della conferenza – spiega ancora Basso – si è parlato di comfort abitativo in chiave scientifica e dell’innovativo approccio salutogenico utilizzato. Abbiamo spiegato qual è l’ambito di azione del progetto, quali sono i suoi obiettivi e gli strumenti utilizzati. Abbiamo scelto un caso pratico per spiegare la capacità di assorbimento dell’umidità dei materiali e la sua correlazione con il comfort. Infine si è presentato il cantiere: un laboratorio a cielo aperto, un progetto unico nel suo genere che ha visto la costruzione di sei abitazioni confrontabili con successive attività di monitoraggio”. Nuove iniziative sono in fase di sviluppo: dalla mappatura dell’esistente, dunque dei professionisti, delle aziende, dei laboratori attivi sul territorio, ai progetti di più ampio respiro, come le collaborazioni con enti e comuni per la rigenerazione delle seconde case e dei patrimoni gestiti dall’edilizia abitativa agevolata. Di questi giorni la registrazione del sito www.poloedilizia.tn.it e l’attivazione dei contatti info@localhost e presidente@localhost “Possiamo fare davvero tanto – conclude il presidente del Polo Edilizia 4.0 – e poiché quel che faremo avrà un importante impatto sulla società e sull’ambiente, siamo convinti che l’alleanza con il pubblico sarà cruciale. C’è bisogno di politiche illuminate, c’è bisogno di provvedimenti che premino le aziende virtuose, di incentivi per chi investe per costruire meglio”.